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“Parto di Cuore”: dialogo con la Dott.ssa Grazia Lops sull’adozione internazionale

“Parto di Cuore”: dialogo con la Dott.ssa Grazia Lops sull’adozione internazionale - Serata al club del 15-4-’25     

         Coinvolgente e commovente può essere definita la serata in cui, durante la riunione del Club, la Dott.ssa Grazia Lops ha presentato il suo libro “Parto di Cuore”, in cui descrive la sua esperienza nell'adozione internazionale di una bambina etiope e di un bambino filippino. 

         Il libro si apre con una parte tecnica in cui viene descritto l'iter burocratico e legale da percorrere per una adozione internazionale; segue poi soprattutto il diario dei sentimenti vissuti dai genitori, qualifica che non si risolve solo in una questione puramente biologica, ma che corrisponde ad un vero moto dell'anima. La serata, avviata da una breve introduzione del Presidente Sabino Fortunato e dai saluti recati dal nostro Segretario Mario Fucci, ha visto la partecipazione della Signora Lops, accompagnata dal marito Ing. Renato Pertuso e dall'Avv. Giovanna Mazzilli, specializzata in diritto di famiglia. Grazia Lops è dottore commercialista e consulente del lavoro e si è  laureata in economia e commercio proprio con una tesi di cui è stato relatore il nostro Presidente. L’Avv. Mazzilli, dopo aver descritto l’iter per conseguire l’adozione internazionale – oggi consentita anche ai singoli e non solo alle coppie –, ha posto all’autrice una serie di domande per illustrare la sua esperienza.

         L’autrice ha puntualizzato che l'essere genitori biologici o adottivi non presenta in pratica nessuna differenza, in quanto si tratta, nell’uno e nell’altro caso di “donare la vita”, un dono inteso nel senso più ampio del termine, che si traduce nel fare donazione di sé agli altri. Fin dall’inizio del loro matrimonio Grazia e Renato hanno sentito in sé la vocazione ad essere genitori, una vocazione alla donazione di sé stessi per donare la vita a bambini che altrimenti avrebbero avuto ben poche possibilità di realizzarsi in maniera adeguata. La Signora Lops ha tenuto a sottolineare una straordinaria somiglianza fra le tappe del generare in modo biologico e le tappe dell'iter burocratico per l'adozione, al punto da definire “periodo di gestazione” il periodo intercorso fra il momento in cui ha ricevuto l'autorizzazione all'adozione e il momento in cui ha incontrato il bambino che sarebbe stato poi adottato. L'iter non è stato facile, sia per la parte legale e burocratica, sia per i corsi di apprendimento da seguire e soprattutto per alcune persone incontrate lungo tale percorso.   Le strade della vita sono spesso irte di ostacoli, in particolare quando ci sono molte regole alle quali sottostare, ma gli ostacoli peggiori sono spesso rappresentati da alcune persone. E nel suo percorso, la nostra autrice ha incontrato parecchie persone non collaborative, per le quali ha creato un acronimo (PSL) che tende a classificarle. Ma lasciamo a lei la parola:

“Oltre ai vari ostacoli che i genitori adottivi devono affrontare, è indispensabile anche che si riforniscano di una importante dose di pazienza e si abituino a dover continuamente ascoltare frasi e consigli scoraggianti e deleteri, gratuitamente donati dai fatidici “P.S.L.” (acronimo che sta ad indicare i “professori senza laurea”: persone sicure e determinate che sfornano consigli vari, senza mai immedesimarsi nella situazione specifica, senza essere a conoscenza degli argomenti e spesso carenti di sensibilità)".

         Peraltro, ognuno di noi ha di certo incontrato nella sua vita uno o più esemplari di questa speciale categoria di persone. Ma la Signora Lops ha sempre trovato al proprio fianco il marito che l'ha sostenuta e incoraggiata nei momenti più bui e difficili. L'impostazione sostanziale del libro è racchiusa nel titolo,  Parto di Cuore, che richiama anche il “partire” per una nuova vita illustrata dalla grafica di copertina, dove  figurano una mongolfiera e una cicogna che trasporta un cestino. La mongolfiera sta a significare il fatto che, per sollevarci davvero in un ambito spirituale adeguato, dobbiamo abbandonare la zavorra dei nostri egoismi e delle nostre paure; mentre la cicogna con il cestino indica sia la direzione da seguire sia il fatto che non è un solo bambino che viene portato, ma tanti.

         È stato poi mostrato un breve video, in cui si vedevano tanti bimbi sorridenti,  in particolare Isabel, la bambina di origine etiope, e un intervento delizioso e tenerissimo  di Jacob, il bambino di origine filippina, che ha descritto con poche ma bellissime parole il suo totale coinvolgimento con i suoi genitori e l'amore reciproco fra tutti loro. Il breve commento fatto dall’Ing. Pertuso al video ha ribadito come, in alcuni momenti difficili, la coppia ha dovuto trasformarsi in una roccia per infrangere ogni ostacolo.

         Su queste applaudite frasi si è conclusa una serata davvero particolare per l'intensità emotiva che l’ha permeata e per il messaggio di fraternità che ne è scaturito.

 

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