Serata Rotary con Marco Politi alla Biblioteca Comunale. Trani 29/10/2019

IMG-20191030-WA0016.jpgSinceramente, credo di non esagerare se definisco la serata rotariana del 29 ottobre 2019 un evento culturale di grande importanza. Parliamo, infatti, della presentazione da parte del noto vaticanista Marco Politi della sua ultima fatica, intitolata “La solitudine di Francesco”. Innanzitutto, sono doverosi i più sentiti ringraziamenti da parte del Club al nostro Prefetto Elisabetta Papagni, che ha organizzato interamente la serata sotto ogni punto di vista. Inoltre, lei si è assunta il compito, eseguito magistralmente, di stimolare la presentazione con una intervista mirata all'autore. Il Nostro, da parte sua, si è dimostrato una persona non solo di profonda cultura, ma di straordinaria chiarezza nell'esposizione dei punti topici del suo libro. Come sempre, la presentazione dell'evento è toccata al Presidente, che ha fatto una brevissima introduzione sulla realtà del Rotary nelle sue azioni umanitarie e culturali, nell'ambito sia della comunità in cui opera, sia a livello mondiale. E’ seguito poi un simpaticissimo siparietto con il saluto della Dottoressa Daniela Pellegrino Direttrice della Biblioteca comunale, che ci ospitava, avendo anche ricevuto la compartecipazione del Comune nella persona dell'Assessore alle culture, Felice di Lernia. La Dott.ssa Pellegrino non solo ha dato il benvenuto allo scrittore, ma gli ha donato un libro storico su Trani. Entrati poi nel vivo della serata, la prima domanda di Elisabetta poteva sembrare una semplice curiosità perché era: “ Come si diventa vaticanisti?”. In pratica, la domanda è stata utilissima, essendo servita a Marco Politi per inquadrare il perché e come egli sia diventato quello che è: come spesso capita nella vita, la fortuna ha giocato un grosso ruolo in questo, in quanto lui, a soli 24 anni, si è trovato nominato inviato di un giornale nella città del Vaticano e da lì è iniziata la sua “carriera”, di certo supportata da doti personali di ottimo livello. Successivamente, sempre stimolato dalle accurate domande di Elisabetta, Marco Politi ha illustrato alcuni dei punti complessi e numerosi di cui il suo libro tratta: il dialogo interreligioso, le relazioni internazionali, in particolare con gli Stati Uniti (qui si assiste a un cambiamento epocale di impostazione, in quanto, per la prima volta nella storia recente, il Vaticano e le politiche americane si trovano su due sponde separate)

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Rotary in Vendemmia. Gita Interclub, 6 ottobre 2019

IMG-20191006-WA0046.jpg“Una bella scampagnata”, è un classico esempio di stereotipo, però, a volte, non se ne può fare a meno, perché quello è stata la giornata di ieri, battezzata Rotary in Vendemmia: una bella scampagnata. Tutto ruotava intorno alla visita all'Opificio Arte Vino Mirvita, un innovativo progetto enologico in un contesto culturale nazionale e internazionale ispirato al suprematismo, corrente artistica russa d’inizio 900 non molto nota, che andò ad affiancare il più ampio movimento del Futurismo. Il nome stesso, Mirvita è composto da “mir” ( parola russa che vuol dire pace) e vita. Pertanto, siamo di fronte a un connubio enologico-culturale particolarmente interessante. Ma, procediamo con ordine. L'idea è stata quella di andare a visitare Mirvita nell'ambito di un piccolissimo giro turistico, che ha riscosso un successo veramente molto importante: hanno partecipato in Interclub, Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani, così che i partecipanti, alla fine, ammontavano a circa 120. Il programma della giornata comportava l'incontro nell'area di parcheggio del cimitero di Minervino, per poi spostarsi alla grotta di San Michele, poco più avanti.  La grotta di San Michele è stata visitata a scaglioni per ovvi motivi di capienza del luogo, molto raccolto e piccolo, con simpaticissime spiegazioni forniteci da una guida specializzata e un importante inquadramento culturale datoci dall'eccellente Donato Di Gaetano, titolare dell'Opificio. Dopo la visita alla grotta di San Michele, ci siamo spostati in carovana all'Opificio e un gruppo di partecipanti ha fatto una passeggiata per visitare  i vigneti. A seguire c'è stato un momento conviviale particolarmente allegro, con un’atmosfera che mi sento di definire “da gita scolastica”, poi, nel pomeriggio un piccolo gruppo è andato a visitare la diga del Locone, dove ci sono stati dei problemi di orientamento, con la conseguenza che i nostri eroi, alla fine, sono tornati a casa molto tardi, stanchi ma soddisfatti. Ancora una volta, il Rotary ha dato un'ottima prestazione di sé nel “fare squadra”, anche in queste circostanze ludiche. La giornata è riuscita talmente bene che, di certo, vedremo di programmarne altre simili in futuro.“Una bella scampagnata”, è un classico esempio di stereotipo, però, a volte, non se ne può fare a meno, perché quello è stata la giornata di ieri, battezzata Rotary in Vendemmia: una bella scampagnata. Tutto ruotava intorno alla visita all'Opificio Arte Vino Mirvita, un innovativo progetto enologico in un contesto culturale nazionale e internazionale ispirato al suprematismo, corrente artistica russa d’inizio 900 non molto nota, che andò ad affiancare il più ampio movimento del Futurismo. Il nome stesso, Mirvita è composto da “mir” ( parola russa che vuol dire pace) e vita. Pertanto, siamo di fronte a un connubio enologico-culturale particolarmente interessante. 

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Rotary Club Trani 1 ottobre 2019. Ospiti: una rotariana americana e due Alumni della Rotary Foundation partecipanti all’ultimo GSE

IMG-20191001-WA0006.jpgUna serata che possiamo definire “americana” quella vissuta dal nostro Club, martedì scorso, quando abbiamo ospitato la rotariana americana Sandra Dowling del Distretto 7255 (Long Island) che si trova qui in Puglia nell'ambito di uno scambio di amicizia rotariana, assieme ad un'altra dozzina di suoi amici rotariani provenienti dalla stessa area. Sandra, in questi giorni, viene ospitata da chi scrive. L'atmosfera è stata particolarmente lieta e simpatica, anche perché, Sandra, di lontane origini italiane, ha accennato anche qualche parola nella nostra lingua e poi ci ha spiegato di essere una rotariana del Rotary Club di Brooklyn, che comunque fa parte dell'area di Long Island, di svolgere un'attività immobiliare di compravendita di appartamenti, soprattutto a Brooklyn e di essere arrivata per la prima volta in Puglia, rimanendo sorpresa dalla bellezza dei nostri monumenti. Infatti, durante la giornata, era stata portata a visitare, ovviamente, il Castel del Monte  e la cattedrale di Bitonto, dove ha trovato particolarmente interessanti gli antichissimi mosaici paleocristiani nella cripta. Naturalmente, al termine del suo breve discorso, c'è stato il rituale scambio di gagliardetti, che è avvenuto tra applausi e allegri commenti.Una serata che possiamo definire “americana” quella vissuta dal nostro Club, martedì scorso, quando abbiamo ospitato la rotariana americana Sandra Dowling del Distretto 7255 (Long Island) che si trova qui in Puglia nell'ambito di uno scambio di amicizia rotariana, assieme ad un'altra dozzina di suoi amici rotariani provenienti dalla stessa area. Sandra, in questi giorni, viene ospitata da chi scrive. L'atmosfera è stata particolarmente lieta e simpatica, anche perché, Sandra, di lontane origini italiane, ha accennato anche qualche parola nella nostra lingua e poi ci ha spiegato di essere una rotariana del Rotary Club di Brooklyn, che comunque fa parte dell'area di Long Island, di svolgere un'attività immobiliare di compravendita di appartamenti, soprattutto a Brooklyn e di essere arrivata per la prima volta in Puglia, rimanendo sorpresa dalla bellezza dei nostri monumenti. Infatti, durante la giornata, era stata portata a visitare, ovviamente, il Castel del Monte  e la cattedrale di Bitonto, dove ha trovato particolarmente interessanti gli antichissimi mosaici paleocristiani nella cripta. Naturalmente, al termine del suo breve discorso, c'è stato il rituale scambio di gagliardetti, che è avvenuto tra applausi e allegri commenti.Poi, giusto a titolo sperimentale e proprio perché Sandra aveva parlato di un loro modo di condurre le riunioni, (si inizia  con un primo piccolo evento, poi si pranza o cena e poi si termina l’argomento), abbiamo voluto imitarla.

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