Antonio Bassi scultore Serata Rotary 8 maggio 2018

La tradizionale riunione di martedì del Rotary Club Trani ha ospitato un’interessantissima conversazione, tenuta dalla Dott.ssa Lucia Rosa Pastore sullo scultore tranese Antonio Bassi, alla presenza di numerosi Soci del Club e di molti amici e parenti dello scultore. La Dott.ssa Pastore ha fatto riferimento al libro da lei curato sull'artista, che è stato presentato anche al Museo Civico di Bari in occasione della mostra, in questi giorni dedicata appunto ad Antonio Bassi. Questi, nato a Trani nel 1899, è stato un protagonista della vita sociale e artistica della società tranese nella prima parte del secolo scorso. La Dott.ssa, con l'ausilio di numerose fotografie, ha accuratamente descritto la parabola artistica del Bassi, purtroppo non molto ricordato nemmeno a Trani, nonostante abbia lasciato qui numerose tracce della sua arte: ad esempio nei medaglioni attorno al monumento a Giovanni Bovio, nella lapide di Antonio Piccinni e nel monumento ai caduti. Figlio dello scultore Nicola, Antonio Bassi coltivò la sua arte con ampia dedizione, recandosi a studiare prima a Roma e poi in Germania e in Austria, dove ebbe come fondamentali riferimenti le opere di Gustav Klimt e Franz von Stuck. La sua attività si svolse però principalmente in Puglia, dove, oltre ai citati monumenti, vanno ricordate diverse fontane (in particolare quella in onore dei Caduti della Prima Guerra Mondiale a Mola di Bari) e il monumento ai caduti a Ginosa.

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Gemellaggio con il Rotary Club Casale Monferrato

 

Casale e Trani hanno parecchio in comune: la storia, le chiese, gli antichi monumenti e le comunità ebraiche. Infatti, anche a Casale esistono quattro sinagoghe, tra cui la più antica d'Europa. Le circostanze, la condivisione e il gemellaggio proiettano la nostra amicizia rotariana anche nel futuro, quando, ovviamente, dovrà essere prevista una nostra visita da loro nei prossimi mesi. Dopo la firma del protocollo del gemellaggio, Sergio Sernia ha parlato dello spirito rotariano, che è sempre basato sull'ampliamento della conoscenza, accennando anche alla Conferenza Presidenziale che si terrà alla fine del mese a Taranto con oltre 700 partecipanti. Nel suo saluto conclusivo, l'Assistente del Governatore ha citato l'importanza dei legami rotariani, che si esprime sempre, sostanzialmente, nell’appartenenza a una “casa comune”. E’ seguito il rituale scambio di gagliardetti e di omaggi reciproci, tra i quali il famoso dolce tipico di Casale, chiamato crumiro. L’incontro con gli amici rotariani si è rinnovato la domenica mattina, con una bella visita guidata della città, centrata su Cattedrale, Castello e Ghetto Ebraico, e con un aperitivo sul mare, che è stato molto gradito. La giornata si è poi conclusa con una visita al museo della macchina da scrivere, che è stato particolarmente apprezzato. Consideriamo, quindi, questi giorni solo una prima parte del nostro contatto, perché ce ne sarà sicuramente una seconda, quando il nostro Club si recherà in visita a Casale Monferrato, esaltando così lo spirito rotariano d'amicizia.

 

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Serata sul Benin 10 marzo 2018

Abbiamo vissuto ieri sera, un evento profondamente rotariano, perché tutto centrato sul concetto di Service e su quello che il Rotary può fare per “dare una mano”  dovunque sia necessario. Il nostro Presidente Giuseppe D'Angelo ha introdotto la relazione del Past President Sabino Chincoli, reduce dal Benin, dove si è recato per svolgere il suo ruolo di medico urologo nel locale Ospedale di Zinviè.  In apertura, Giuseppe ha  parlato del terremoto avvenuto ancora nella piccola cittadina di Pieve Tarino (MC) dove il nostro Club aveva effettuato un service con le scuole locali, quando era Presidente Nunzio De Vanna, che, trovandosi casualmente in quei luoghi in questi giorni, ci ha rassicurati sul fatto che il nuovo terremoto ha solo provocato danni materiali e non alle persone.  Sabino ha iniziato ricordando come siano ormai 14 anni che il Distretto 2120 opera in Benin e come questo Paese, pur essendo privo di pericoli specifici, presenti le caratteristiche di base di un Paese dell'Africa, nella quale gli uomini bianchi sono comunque riguardati con un pizzico di diffidenza: non va, infatti, dimenticato quanto male abbia fatto il colonialismo in quelle zone e soprattutto, nel passato, lo schiavismo. Va anche detto però che, in realtà, la vera origine dello schiavismo era dovuta ai signorotti locali, che procuravano schiavi ai trafficanti di esseri umani in cambio di denaro, armi e potere. Sabino ha anche sottolineato come la nostra presenza in Benin sia particolarmente apprezzata, perché non ci limitiamo a interventi economici, ma, da 14 anni, siamo lì sul campo e apportiamo non solo attrezzature, ma anche supporto operativo e soprattutto formazione. Uno tra i tanti problemi del Benin è l'inquinamento dell'acqua, perché il Paese è soggetto a cicliche inondazioni, che trasformano l'acqua in veicolo d’infezioni e malattie. Ecco, quindi, perché i nostri interventi si concentrano sulla formazione a proposito di problemi igienici e sulla costruzione di depuratori d'acqua, pozzi, docce e latrine. In tal modo, la popolazione può essere preservata da problemi medici e utilizzare le vaste distese d'acqua per la coltivazione del riso.  Egli ha poi mostrato dei video estremamente interessanti sulla costruzione e inaugurazione di pozzi artesiani a Port Noouveau, una località  dell’interno, dove questi due pozzi (completati come sempre da docce e latrine) servono una grande comunità, che lì si concentra, perché ci sono delle scuole che servono numerosi villaggi. Uno dei due pozzi è stato molto generosamente donato dal Signor Francesco Addario Chieco di Corato, che è stato per questo applaudito. L’attività del nostro Distretto in Benin è basata anche su una decennale collaborazione con i rotariani locali del Club di Cotonou Marina, che sempre ci supportano e suggeriscono iniziative. Nel video si è vista anche una scena molto simpatica, perché all’inaugurazione ufficiale delle attrezzature, si è sovrapposta la prestazione di stregoni locali,che non erano stati invitati, ma che è stato impossibile allontanare, perché volevano svolgere il loro scopo di “protezione magica” dei manufatti. Eliana Centrone, che con Luigi Ceci e Mariarosa Giangrande   (che erano presenti) opera da molti anni in loco, ci ha illustrato un DVD dal titolo “12 anni in Benin”, preparato per spiegare al pubblico che cosa faccia il nostro Rotary e tutte le iniziative che abbiamo realizzato laggiù. I progetti futuri dipendono dalla concessione di fondi, che cercheremo di procurarci, perché il lavoro lì non s’interrompe mai ed è basato anche su la collaborazione con i gruppi locali e  su sovvenzioni private.

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Le leggi sul dopo di noi e sul biotestamento

La tutela delle fragilità era il tema della serata Rotary del 27 marzo, tema svolto dalla Dottoressa Antonella Trapanese, Notaio e Presidente dell'Ordine dei Notai di Trani e Consigliera Nazionale dell'ordine stesso. La Dottoressa è stata presentata dal nostro Presidente Giuseppe D'Angelo, che ha salutato anche i Soci del Rotaract e Interact presenti in forze e ha rilevato l'importanza di essere informati su questi temi, onde poter essere di supporto alle persone bisognose, nello spirito di servizio rotariano. La Dottoressa Trapanese è entrata subito in “medias res”, premettendo che la tutela delle fragilità era il tema da svolgere illustrando due leggi, quella sul “dopo di noi” e quella cosiddetta del “biotestamento”, leggi che sono state il risultato d’iter legislativi travagliati, cosa che si può costatare poi nel “corpus” delle leggi stesse. Quella detta del “ dopo di noi” è volta a favorire l'inclusione dei disabili privi di sostegno familiare (in base alla definizione di disabilità grave dataci dalla nota legge 104). In presenza di oltre tre milioni di disabili, (dato ISTAT del 2013) la legge è applicabile a circa 65 mila disabili gravi e con problemi familiari. L'assistenza, secondo la legge, è erogabile in base ad alcuni strumenti come fondi pubblici, concessi anche dalle Regioni, in modo da poter ricreare per i disabili un ambiente familiare confortevole, ad esempio con piccole case, attrezzate secondo i più recenti risultati della domotica. Sono anche previsti strumenti di tipo privatistico, come donazioni, assicurazioni, “trust” e affidamento fiduciario. Purtroppo, il “trust” viene nominato nella legge, ma, nel nostro ordinamento giuridico, non è codificato.  Bisogna, quindi, far riferimento a leggi di altri Paesi.

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