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Passaggio generazionale, rischi e consigli pratici per la tutela patrimoniale

Relazione tenuta al R.C. Trani il 5 febbraio 2019 dal Dr. Antonio Martellotta

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Il dottor Antonio Martellotta, rotariano del Rotary Club Canosa ha illustrato un argomento importante, ma spesso trascurato, che è quello della tutela patrimoniale nel passaggio generazionale. Il relatore è stato presentato dal nostro Presidente Cosimo Damiano Lasala, che ne ha citato brevemente il curriculum come laureato in intermediazione finanziaria e consulente finanziario di diverse banche, tra cui Monte dei Paschi di Siena e Deutsche Bank. Antonio ha esordito portando i saluti del Presidente del Rotary Club Canosa, impossibilitato ad intervenire, poi è entrato in argomento spiegando immediatamente come il passaggio generazionale presenti diversi strumenti, ragion per cui sarebbe spesso opportuno rivolgersi a un consulente per non creare problemi all’atto della successione. Il passaggio generazionale sarà sempre più importante, poiché la popolazione italiana, come si sa, tende a invecchiare mediamente e già oggi il 63% della ricchezza è in mano agli over 55. Esistono tre tipologie di successione: legittima, testamentaria e necessaria, quest’ultima specificatamente applicabile nel caso d’imprese. La legittima e la testamentaria sono codificate dalle leggi e possono tranquillamente essere affidate alla legge con la legittima o con un testamento, che può essere anche olografo. In tal caso, il testamento va scritto di propria mano e datato e sarebbe opportuno farne due copie, in modo che non possano esserci eventuali interventi che facciano sparire l'unico testamento esistente. 

Quella che è stato definita come successione necessaria si applica nel caso delle imprese e si verifica più spesso di quanto non si pensi, visto come sono numerose in Italia le PMI. In tal caso, vanno previste delle regole da applicare tramite opportuna pianificazione. Va tenuto presente che, in Italia, l’aspetto fiscale sulla trasmissione di patrimoni è molto favorevole (per ora!) essendo al massimo dell’otto per cento, mentre in altri Paesi dell’Europa (Francia, Inghilterra) può arrivare addirittura al 40-50 %! Va detto che ci sono allo studio tasse di successione molto più alte e che già, in parte, si avranno effetti di aumento dell’imposizione con la riforma del catasto, già approvata, ma di fatto non ancora applicata, che prevede consistenti incrementi dei valori delle rendite catastali degli immobili. Volendo anticipare la successione, si può ricorrere anche ad una donazione, che va fatta secondo la legge, affidandosi ad un buon legale. Altre possibilità sono la costituzione del fondo patrimoniale, la costituzione di un trust, la stipula di un “patto di famiglia” (in caso di presenza di aziende), istituti che tuttavia presentano alcuni limiti puntualmente illustrati dal relatore. Ultima possibilità illustrata, abbastanza interessante, è quella costituita dalle polizze vita che sono esenti da imposta di successione e hanno un capitale garantito.
Il dottor Martellotta ha poi fatto diversi esempi di applicazione di questi principi in diversi casi reali. In particolare, ha parlato dell’eventualità di un'azienda in cui gli eredi del titolare non intendono dedicarsi all'azienda. In tal caso, pianificando opportunamente la successione, si può ottenere che l'azienda sia gestita da dipendenti affidabili, mentre agli eredi viene dato un affitto, a mo' di usufrutto dell'azienda. In conclusione, il consiglio è quello di pianificare accuratamente la propria successione per evitare che ci siano problemi nel momento in cui la stessa avverrà.

Achille Cusani, 6 febbraio 2019

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