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Rotary in Vendemmia. Gita Interclub, 6 ottobre 2019

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“Una bella scampagnata”, è un classico esempio di stereotipo, però, a volte, non se ne può fare a meno, perché quello è stata la giornata di ieri, battezzata Rotary in Vendemmia: una bella scampagnata. Tutto ruotava intorno alla visita all'Opificio Arte Vino Mirvita, un innovativo progetto enologico in un contesto culturale nazionale e internazionale ispirato al suprematismo, corrente artistica russa d’inizio 900 non molto nota, che andò ad affiancare il più ampio movimento del Futurismo. Il nome stesso, Mirvita è composto da “mir” ( parola russa che vuol dire pace) e vita. Pertanto, siamo di fronte a un connubio enologico-culturale particolarmente interessante. Ma, procediamo con ordine. L'idea è stata quella di andare a visitare Mirvita nell'ambito di un piccolissimo giro turistico, che ha riscosso un successo veramente molto importante: hanno partecipato in Interclub, Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani, così che i partecipanti, alla fine, ammontavano a circa 120. Il programma della giornata comportava l'incontro nell'area di parcheggio del cimitero di Minervino, per poi spostarsi alla grotta di San Michele, poco più avanti.  La grotta di San Michele è stata visitata a scaglioni per ovvi motivi di capienza del luogo, molto raccolto e piccolo, con simpaticissime spiegazioni forniteci da una guida specializzata e un importante inquadramento culturale datoci dall'eccellente Donato Di Gaetano, titolare dell'Opificio. Dopo la visita alla grotta di San Michele, ci siamo spostati in carovana all'Opificio e un gruppo di partecipanti ha fatto una passeggiata per visitare  i vigneti. A seguire c'è stato un momento conviviale particolarmente allegro, con un’atmosfera che mi sento di definire “da gita scolastica”, poi, nel pomeriggio un piccolo gruppo è andato a visitare la diga del Locone, dove ci sono stati dei problemi di orientamento, con la conseguenza che i nostri eroi, alla fine, sono tornati a casa molto tardi, stanchi ma soddisfatti. Ancora una volta, il Rotary ha dato un'ottima prestazione di sé nel “fare squadra”, anche in queste circostanze ludiche. La giornata è riuscita talmente bene che, di certo, vedremo di programmarne altre simili in futuro.“Una bella scampagnata”, è un classico esempio di stereotipo, però, a volte, non se ne può fare a meno, perché quello è stata la giornata di ieri, battezzata Rotary in Vendemmia: una bella scampagnata. Tutto ruotava intorno alla visita all'Opificio Arte Vino Mirvita, un innovativo progetto enologico in un contesto culturale nazionale e internazionale ispirato al suprematismo, corrente artistica russa d’inizio 900 non molto nota, che andò ad affiancare il più ampio movimento del Futurismo. Il nome stesso, Mirvita è composto da “mir” ( parola russa che vuol dire pace) e vita. Pertanto, siamo di fronte a un connubio enologico-culturale particolarmente interessante. 

 

Ma, procediamo con ordine. L'idea è stata quella di andare a visitare Mirvita nell'ambito di un piccolissimo giro turistico, che ha riscosso un successo veramente molto importante: hanno partecipato in Interclub, Andria Castelli Svevi, Barletta e Trani, così che i partecipanti, alla fine, ammontavano a circa 120. Il programma della giornata comportava l'incontro nell'area di parcheggio del cimitero di Minervino, per poi spostarsi alla grotta di San Michele, poco più avanti.  La grotta di San Michele è stata visitata a scaglioni per ovvi motivi di capienza del luogo, molto raccolto e piccolo, con simpaticissime spiegazioni forniteci da una guida specializzata e un importante inquadramento culturale datoci dall'eccellente Donato Di Gaetano, titolare dell'Opificio. Dopo la visita alla grotta di San Michele, ci siamo spostati in carovana all'Opificio e un gruppo di partecipanti ha fatto una passeggiata per visitare  i vigneti. A seguire c'è stato un momento conviviale particolarmente allegro, con un’atmosfera che mi sento di definire “da gita scolastica”, poi, nel pomeriggio un piccolo gruppo è andato a visitare la diga del Locone, dove ci sono stati dei problemi di orientamento, con la conseguenza che i nostri eroi, alla fine, sono tornati a casa molto tardi, stanchi ma soddisfatti. Ancora una volta, il Rotary ha dato un'ottima prestazione di sé nel “fare squadra”, anche in queste circostanze ludiche. La giornata è riuscita talmente bene che, di certo, vedremo di programmarne altre simili in futuro.
Achille Cusani  7 ottobre 2019

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