Sessant'anni per il Rotary Club Trani
L’anno scorso, il Rotary Club International ha compiuto centodieci anni e quest’anno, proprio in Maggio, ricorrono i sessanta anni dalla fondazione del nostro Club, primo Club in Puglia formatosi in una città non capoluogo di provincia. Sono ricorrenze importanti, che sostanziano la forza di un’idea e la validità di una tradizione, come ha ben sottolineato il Governatore del Distretto 2120 Luigi Palombella nel suo intervento di chiusura delle celebrazioni. Ma andiamo con ordine.
Davanti ad oltre centotrenta persone, il Presidente del Club, Orazio Aversa, ha aperto la serata con il tradizionale suono della campana e l’esecuzione degli inni, quello nazionale, della Comunità Europea e del R.I. Egli ha poi salutato le autorità presenti: oltre, appunto, al Governatore, vi erano numerosi PastGovernor, tra i quali il nostro Beppe Volpe e l’appena nominato Presidente dei Past Governor d’Italia, Malta e San Marino, Riccardo Giorgino. Erano inoltre presenti il Governatore Nominato Luca Gallo e i Presidenti dei Club di Andria, Bari ( Club Padrino), Bari Castello, Bari Ovest, Barletta e Bitonto, nonché il Prefetto della Provincia BAT, Dott.ssa Clara Minerva, il Comandante della Compagnia Carabinieri, Capitano Altieri, il Vice Questore e Primo Dirigente della Polizia di Stato, Dott. Massimo Modeo e le Presidenti dell’Inner Wheel, della Fidapa e della Sezione UNESCO di Trani.
Il Presidente Aversa ha tracciato una breve storia del Club rievocando dapprima il climaculturale di quegli anni, quando una generazione di uomini con spiccata intelligenza e capacità, fu pronta a cogliere il nuovo clima di crescita del territorio tranese, all’interno del più generale boom economico che interessò l’intera nazione. Questa nuova classe dirigente, che costruiva da sé il proprio destino, diede vita al Rotary Club di Trani, ove confluirono, negli anni, alcuni dei migliori esponenti dell’imprenditoria locale, delle libere professioni, delle attività commerciali, del mondo agricolo e della scuola, creando un sodalizio basato su famiglia e lavoro, ancora oggi cardini, questi, fondamentali per la vita del Club. Impossibile qui menzionare le eminenti figure succedutesi nel Club, sia come Soci, sia come Presidenti, ma non si possono tacere i nomi dei Past President Giulio Carlucci e Umberto Gargiulo, scomparsi lo scorso anno, nonché Sabino Cifarelli e Nicola Maiorano, Past President che ci hanno lasciato qualche anno fa, degnamente ora rappresentati dai loro figli Francesco Cifarelli e Michele Maiorano, entrati nel Club quasi a raccogliere l’eredità dei loro genitori. Giulio fu anche chiamato alla carica di Governatore, carica che ha portato in quell’anno Trani al centro dell’attenzione rotariana e non, d’Italia ed oltre.
Orazio ha poi affermato che quel piccolo seme, gettato sessanta anni fa, per l’impulso degli amici del Club padrino di Bari, ha dato buoni frutti e ancor più ne darà negli anni a venire. Con la cerimonia di commemorazione, il Rotary Club Trani intende ricordare quell’ormai lontano 1955 e i protagonisti di questa famosa avventura che furono i 4 soci promotori, i 24 nostri Soci fondatori, i 59 presidenti che si sono succeduti e tutti i Soci che, in questi 60 anni, hanno contribuito a far crescere un Club che non intende fermarsi.
Nello spirito del fondatore del Rotary International, Paul Harris, “servire al di sopra di se stessi”, il nostro Club intende continuare, anzi accrescere le numerose collaborazioni con il distretto 2120, ed unitamente agli altri Club del raggruppamento, si impegnerà sempre di più per il progresso, sia delle
comunità locali, che delle popolazioni lontane più bisognose.
Dopo questo applaudito intervento, il Presidente ha dato la parola al nostro Socio Past Governor Beppe Volpe. Egli ha tracciato un parallelo tra la storia del R.I. e quella del nostro Club, sottolineando come, in entrambi i casi, la scintilla originaria che ha dato vita al sodalizio, sia stata basata sul “doppio binario” dell’amicizia e della concreta e fattiva attività nella società, inizialmente a livello locale, per poi espandersi a livello globale, con l’esempio ormai storico dell’attività rotariana nella lotta per l’eradicazione della poliomielite. Beppe ha poi guardato ancora oltre, significando che, una volta conclusa tale lotta, di certo il R.I. si porrà altri e ben più ambiziosi traguardi, sempre basati sulle linee d’azione, già tracciate e programmate, per intervenire ove l’Umanità chiede soccorso.
Per le celebrazioni del 60° anniversario era stata formata un’apposita Commissione, presieduta dal Past President Riccardo Infante, il quale ha illustrato brevemente le iniziative prese dalla Commissione per la celebrazione: la pubblicazione di un apposito “libro di memorie” (presentato dal Socio, nonché Presidente Nominato Nunzio De Vanna) che riporta la sintesi delle attività annuali fin qui svolte, con i Presidenti e i Consigli Direttivi succedutesi negli anni, nonché l’elenco delle attività svolte per le comunità. Sono stati anche eseguiti due progetti da affidare quanto prima all’amministrazione comunale: una strada intitolata al nome di Paul Harris e la sistemazione di un’aiuola “Rotary” nei giardini comunali. Infine, si è deciso d’assegnare la massima onorificenza rotariana, la“Paul Harris Fellowship”, a tutti i Soci con un’anzianità trentennale.
A conclusione di questa importante e significativa parte della serata, il Presidente ha voluto ricordare l’imminente concerto in Cattedrale del 26 e 27 maggio, con l’esecuzione integrale ( per la prima volta in Puglia) delle opere per pianoforte e orchestra di Sergej Rachmaninov. Orazio ha sottolineato l’importanza delle evento, invitando tutti i Soci a farsene partecipi e promotori, al doppio scopo di creare una opportunità per il Club, cioè quella di farci meglio conoscere sul territorio, ma e soprattutto per realizzare un service importante, questa volta assieme con Telethon. Il ricavato della serata sarà infatti interamente devoluto alla ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche.
L’intervento conclusivo è stato, come da tradizione, riservato al Governatore Luigi Palombella. Egli ha voluto ricordare che avvenimenti come quello dei sessanta anni di un Club valido e importante come è quello di Trani, ci ricordano che non esiste futuro senza una solida base nel passato, perché tutte le nostra azioni vanno sempre viste come sospese tre il “già” e il “non ancora”. Da questo spirito, proiettato sempre al futuro, il Rotary, tramite i suoi Club, potrà ottenere sempre il massimo per la Società e per i suoi bisogni.
Achille Cusani 15 Maggio 2015