Devo confessare sinceramente che non ricordo una riunione rotariana nella quale mi sia divertito di più, perché il Dottor Paracampo si è rivelato una persona non solo preparatissima e molto intelligente ma ironica e spiritosa al massimo grado, rendendo così leggero un argomento che solo apparentemente era già leggero, essendo il titolo della relazione ingannevole “Il drammatico tormento del contribuente onesto: conviene pagare le tasse?”. Il titolo nascondeva, in realtà, una situazione complessa e pesante. Il Dott. Paracampo, già Presidente di Corte d'Appello Bari, Presidente della Commissione Tributaria di Puglia ed attuale Garante del Contribuente della Puglia, ha svolto, come dicevo, una relazione particolarmente divertente, ma, al tempo stesso, profonda e illuminante. Come ci ha spiegato il Presidente del nostro Club, Mimmo Lasala, il Dottor Paracampo è stato un vero maestro per molti commercialisti, compreso lui stesso Lasala che ha detto di aver fortemente voluto la presenza dell’illustre relatore, essendogli ben nota questa sua caratteristica di riuscire a rendere facile e anche spiritoso, un argomento complesso e difficile quale quello della tassazione.
Insomma una relazione per addetti e per non addetti ai lavori.
Egli ha esordito dicendo “semplicemente” che aveva denunciato presso la Corte dei Conti, il precedente Ministro dell'economia, per evasione fiscale di 250 miliardi! Dopo essersi così presentato in maniera adeguata, è entrato in argomento ricordando il vecchio “caso Armellini”, svoltosi a Roma nel 2014. Si scoprì allora che la Signora Armellini possedeva oltre 1200 case che non aveva mai dichiarato al fisco. Il caso si concluse con una multa irrisoria! Da questo e da casi molto simili (dei quali si potrebbe fare un elenco molto lungo) sorgono i giusti dubbi del contribuente sulle tasse da pagare dovute, secondo l'articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”; dunque, proprio a causa di tutti questi scandali tributari, il contribuente onesto, potrebbe chiedersi: perché devo pagare le tasse? Per prima cosa, va detto che in Italia le pene per gli evasori sono troppo leggere: da noi si rischia nei casi più gravi qualche anno di reclusione, quando, invece, ad esempio negli Stati Uniti, non solo le pene sono molto più pesanti, ma, non esistendo il divieto di cumulo delle pene, può succedere, com’è successo già, che ci sia gente condannata a 150 anni di prigione per evasione. Va inoltre detto, che attraverso un meccanismo dettato dalla nostra legge, l’evasore può godere di una specie di un consistente “sconto” di pena per ogni anno di condanna. Esiste poi il patteggiamento da parte dell'evasore e ne abbiamo esempi clamorosi, venuti alla luce perché vedeva protagonisti di moltissimi personaggi famosi, quali attori, attrici, campioni di motociclismo, del calcio eccetera- Esiste, inoltre, anche la possibilità di non andare in prigione, tramite il famoso affidamento ai servizi sociali, il più noto dei quali è stato, ovviamente, quello che ha visto come protagonista, un notissimo industriale e uomo politico. Abbiamo avuto anche il caso, davvero mostruoso, di un evasore che, pur avendo evaso ben 920 milioni di lire divenne poi Ministro di Grazia e Giustizia.