Assemblea dei Soci Rotary Club Trani 12 Dicembre 2019

Si è svolta nella nostra sede l'Assemblea dei Soci, che ha provveduto a numerosi adempimenti statutari. Sono stati infatti approvati all'unanimità dei presenti il bilancio consultivo della Presidenza  di Mimmo Lasala e il bilancio preventivo della Presidenza di Achille Cusani per l’anno rotariano in corso. Si è poi proceduto all'elezione del futuro Consiglio Direttivo che vedrà come Presidente  nel 2020/21 Angela Tannoia. Sono risultati eletti i seguenti Soci: Sabino Chincoli, Lucio De Benedictis, Carla D’Urso, Cinzia Falco, Domenico Franco, Riccardo Infante e Giuseppe Papagno, mentre le cariche istituzionali sono state assegnate da Angela come segue. Vicepresidente Carla D’Urso, Segretario Mario Fucci, Tesoriere Aldo Mininno, Prefetto Elisabetta Papagni, che sarà anche Prefetto Distrettuale. Infine, l'elezione del Presidente nominato per l'anno rotariano 2022/23 ha visto l'elezione del nostro caro amico Donato Rossi, il quale si è dichiarato orgoglioso e lusingato per la designazione, assicurando il suo massimo impegno per lo  sviluppo del Club. 

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Serata Rotary del 3 dicembre’19. Relazione del Prof. Franco Silvestris

IMG-20191203-WA0012.jpgLa relazione svolta dal Prof. Silvestris al nostro Club, dal titolo “Innovazioni in oncologia, la medicina di precisione” ci ha aggiornato sugli ultimi sviluppi della lotta contro il cancro. Il Prof. Franco Silvestris vanta un curriculum molto ampio: nato nel 1949, si laurea con il massimo dei voti in Medicina e chirurgia nel 1974 all'università di Bari, specializzandosi in oncologia. Ha poi passato quattro anni dal 1982 dell'università di Albuquerque nel New Messico per poi diventare nel 1992 Professore Associato all'Università di Bari. Dopo altri due anni negli Stati Uniti fu nominato nel 1999 Professore Ordinario di Medicina Interna, sempre presso la Facoltà di medicina e Chirurgia dell’Università di Bari. Egli è attualmente il Direttore Responsabile del reparto di Oncologia medica universitaria all'Ospedale Policlinico di Bari

Il Professore ha iniziato facendo un rapido inquadramento della situazione oncologica, che vede attualmente un miglioramento della sopravvivenza dei malati a 7 anni. L'implementazione della medicina di precisione fu iniziata negli Stati Uniti con il progetto Obama su tale approccio medico. Non va però dimenticato che all'origine di ciò vi fu il Professor Dulbecco che ha sequenziato il genoma, riuscendo a individuare la possibilità di un attacco genetico al cancro fin dal 1985. A quell'epoca la chemioterapia veniva utilizzata come arma principale di lotta, ma bisogna tener conto che il difetto principale di questa arma è un effetto di inibizione che va purtroppo a colpire tutte le cellule e non solo quelle cancerogene. Invece, ora possiamo intervenire sui geni e tenendo presente che il tumore è dovuto a una cellula deregolata, si parla di “Target Therapy” con la farmacogenomica, tramite la quale ogni tumore è studiato da un punto di vista genomico e di conseguenza gestito direttamente a seconda del paziente. In futuro, le cure saranno mirate per ogni tumore e l’immunoterapia andrà a sostituire completamente la chemioterapia. In sostanza, il tumore sarà curato dal sistema immunitario del paziente. Per ottenere ciò, bisogna fare in modo che il sistema immunitario riconosca il tumore come estraneo. In termini tecnici, si può dire che esistono dei “tumori freddi” che non stimolano il sistema immunitario e i così detti “tumori caldi” che stimolano invece il sistema unitario. La biopsia liquida è una tecnica sviluppata a Bari che isola nel sangue e in altri liquidi del corpo, i residui del tumore, così le cellule tumorali circolanti vengono catturate e si recuperano le informazioni sul tumore stesso. Questa tecnica è stata inventata dal Prof. Massimo Cristofanilli, che lavora in USA: isolando le cellule, possiamo sequenziare il genoma e costruire la terapia personalizzata che però funziona solo per alcuni pazienti.

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Giornata rotariana 30 Novembre ’19. Visita alla De Corato Sementi

IMG-20191130-WA0013.jpgQuella che si presentava come una scampagnata disimpegnata si è invece rivelata una giornata densa di contenuti. Infatti, la visita all'azienda De Corato Sementi, di proprietà del nostro caro amico “Franz” De Corato, ci ha permesso di prendere contatto con una realtà aziendale che molti di noi ignoravano e che ha presentato risvolti d’estremo interesse, per le specifiche caratteristiche di un prodotto come le sementi. Si tratta di un prodotto specialistico, direi “di nicchia”, che non riscuote, in genere, un’attenzione particolare presso il grande pubblico, mentre, invece, è di grande importanza e complessità. Ai contenuti prettamente tecnici della visita, si è aggiunta l'atmosfera davvero amichevole e di socialità, che poteva anche essere prevista, ma non in termini così ampi. La visita è stata anche allietata dalla presenza di numerosi ospiti, sia rotariani di altri Club, sia di amici dei rotariani. Si è svolta nella mattinata e ha comportato un paio d'ore di presa di contatto con l'azienda, poi la stessa ha gentilmente offerto un aperitivo e il tutto si è concluso con un pranzo sociale in un vicino ristorante. L’esperienza fatta è stata molto apprezzata dai Soci e ci sono state numerose proposte di ripetizione con visite ad altre aziende. Ciò ribadisce che lo spirito rotariano emerge sempre, nel riunire le persone, “fare squadra” e aiutarle a condividere esperienze, a volte anche poco comuni.

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Nino Barile CEO della F.lli Barile si racconta al Club. Serata Rotary 19 Novembre ‘19

Nella vita incontriamo molte persone:  con qualcuno non abbiamo nessun tipo di colloquio, altri invece ci colpiscono, in qualche caso a fondo, perché hanno esperienze e sensazioni da trasmettere. Questo è stato il caso di Gioacchino Barile, detto Nino, che è venuto a raccontarsi, invitato a farlo perché eravamo certi che avesse aspetti specifici e interessanti da illustrarci. E così è stato! Per inquadrare la persona, bastano pochi cenni di curriculum: nell'86, Nino diventa Perito Agrario all’Istituto Tecnico di Andria e poi svolge il percorso che leggerete, da lui esposto con grande comunicativa, per arrivare ad essere nel ‘95 il CEO della F.lli Barile, che si occupa di Import Export di fiori recisi. Nel suo percorso, oltre alle esperienze personali, ha anche arricchito il suo bagaglio culturale con diversi corsi di specializzazione: uno in tecniche di vendita, uno in  direzione generale alla Bocconi e un altro, sempre alla Bocconi, sul management. Ma veniamo a quello che Nino ci ha detto di sè. La prima annotazione, molto simpatica, che ha fatto è che, essendo nato il 21 di marzo, doveva di certo dedicarsi a qualcosa di collegato con la primavera, una specie di predizione degli astri! Ma andiamo con ordine: il suo primo lavoro fu come procacciatore d'affari nell'ambito dei concimi organici. In pratica, come lui ha simpaticamente detto, ha cominciato dalla cacca. Ciononostante, ha messo a segno dall’inzio dei grossi successi personali, perché, avendo intuito la superiorità del concime organico su quello chimico, fin da subito riuscì ad ottenere  eccellenti successi di vendita rendendosi così conto di avere un patrimonio nella sua abilità di gestirsi. Ebbe così l’audacia di lasciare un lavoro promettente e remunerativo per dare inizio, con poco, a un’attività nel campo della floricoltura a Terlizzi nel 1994: un gesto molto audace perché andò contro il vecchio detto “chi lascia la via vecchia per la nuova”…..

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Democrazia ed economia: intervento al Rotary club Trani del Professor Domenico Fracchiolla 12 novembre 2019

IMG-20191112-WA0028.jpgProseguendo nell'impostazione di coinvolgere il Club in situazioni internazionali e di ampio respiro, abbiamo avuto come graditissimo ospite il Prof. Domenico Fracchiolla che ci ha parlato di un argomento attualissimo: democrazia ed economia. Presentare il Prof. Fracchiolla non è semplice considerando il suo ricchissimo curriculum vitae. Basti dire che dopo una laurea in relazioni internazionali alla Luiss di Roma, ha intrapreso giovanissimo la carriera universitaria, conseguendo il dottorato di ricerca dell'Istituto italiano di scienze umane a Napoli e alla John Hopkins University di Washington e vincendo poi un assegno di ricerca presso l'Università LUISS Guido Carli di Roma. Egli è attualmente abilitato come Professore Associato ed è titolare di un corso d’insegnamento in “lobbying istituzionale” del master in relazioni istituzionali lobby e comunicazione d'impresa della Business School dell'Università Luiss di Roma.  Presso la stessa università è professore incaricato di sociologia delle relazioni internazionali e docente di storia delle relazioni internazionali per il corso di preparazione al concorso per la carriera diplomatica della School of Government della Luiss. E’ autore di oltre 40 pubblicazioni e collabora con programmi di informazione e approfondimento televisivi e radiofonici. Inoltre, parallelamente alla carriera universitaria, collabora, con la sorella Donatella, all’attività professionale di Dottore Commercialista ed esperto contabile presso lo studio commerciale, fondato dal padre Umberto nel 1973 ad Andria. Infine, è componente del consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Andria.

Presentato al Club dalla nostra amica Carla D'Urso, Assistente del Governatore, egli ha iniziato richiamando l’attenzione a una panoramica internazionale, nella quale si registrano turbolenze ovunque e crisi dovute a diseguaglianze crescenti, essendo strettissimo il collegamento fra il consolidamento delle democrazie e l'andamento dei mercati internazionali. Le variabili di crisi possono essere individuate in un decadimento dei valori della democrazia matura, che si esprime su quattro aspetti: la crisi della responsabilità (verticale, tra governanti e governati e orizzontale, tra organi istituzionali), il decadimento dello stato di diritto, i bassi livelli di responsività (la capacità dei governanti di rispondere alle domande dei governati) e la sempre crescente difficoltà delle politiche pubbliche degli stati democratici di tradurre la tensione verso i principi di uguaglianza e di libertà. Nel momento in cui il rispetto delle leggi di mercato viene meno, avviene uno scollamento tra la libertà e l'eguaglianza delle popolazioni, intesa come eguaglianza di opportunità e non di risultato. Ricordiamo che il pluralismo economico comportava la “middle-class democracy”: un modello rispettoso dell’economia di mercato, ma basato, almeno fino alle crisi degli anni ‘70 su un assunto sbagliato, l’inesauribilità delle risorse naturali, considerate infinite e al servizio dello sviluppo umano. La comprensione di questo equivoco a seguito delle crisi petrolifere del 1973 e del 1978, ha consentito l’affermarsi del tema dello sviluppo sostenibile e della lotta all'inquinamento. Tornando indietro nel tempo, per uscire dalla famosa crisi del ‘29, le democrazie più fragili e di recente formazione, si lasciarono tentare dalle lusinghe dei governi forti e accettarono regimi autoritari per condizioni di necessità. D’altra parte, la grande democrazia statunitense guidata dal Presidente Roosevelt, realizzò, tra le altre linee politiche di governo, il New Deal, il più grande piano di sviluppo e di investimenti pubblici adottato da un regime democratico. Negli anni ’70, la crisi economica e la recessione comporta la crisi dello Stato Welfarista, declinazione contemporanea dello stato Westfaliano che ne evidenzia gli ampi spazi di manovra della sfera pubblica, ed un attacco allo stesso liberalismo classico

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