Spettacolo e non solo con il rotary allo Sporting Trani 12 maggio 19

IMG-20190513-WA0011.jpgUna vera festa! Ecco che cosa è stata la serata organizzata dal Rotary Club Trani allo Sporting nel giorno della “Festa della Mamma”, perché non solo si è festeggiata la maternità in generale, ma, con l'occasione, i numerosi partecipanti hanno potuto assistere a un bello spettacolo, presentato dalla “Compagnia dei ciarlatani”. dal titolo “Scusate l'attesa”: una piece teatrale complessa e molto ben articolata, che, con il pretesto di presentare le vicende di quattro donne, che sono appunto “in attesa” presso lo studio di un ginecologo, solleva, con modi solo apparentemente farseschi, diversi problemi che riguardano la gravidanza, la sessualità e la vita di coppia. Nello svolgersi delle vicende delle protagoniste, emergono interrogativi molto specifici sulla procreazione assistita nel caso di coppie omosessuali e sul problema di che si pongono alcune donne se abortire o meno, non essendo la loro gravidanza inseribile nel loro piano di vita. Al termine, lo spettacolo, scritto e diretto da un giovane andriese, Gianni Quinto, è stato molto applaudito, anche per l’ottima prestazione fornita dalle quattro attrici che hanno dato vita ai personaggi. Subito dopo, si è svolta. come previsto una lotteria, che aveva come primo premio un bellissimo dipinto donato dalla nostra cara Socia Mimma Picardi più altri premi, che donati da diversi sponsor-  Con molta allegria si è assistito all’estrazione e alla fine il premio è andato a un amico del Rotary Casale Monferrato. E pur nella casualità della riffa, l’assegnazione si è rivelata una circostanza veramente simpatica ed opportuna., che rinsalda l'amicizia con i nostri amici Nord. In sintesi, accanto al divertimento dello spettacolo, vi è stata la concretezza, poiché le somme ricavate dalla lotteria sono andate a contribuire al service impostato dal nostro Presidente per l'attrezzatura di una sala operatoria ostetrico-ginecologica in un ospedale nei pressi di Kampala, in Uganda.

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Serata Rotary 7 maggio 2019. I nostri ragazzi al RYLA

20190507_221147.jpgUna serata all'insegna della gioventù e dello sviluppo personale quella di ieri, alla riunione del nostro Club, quando i due ragazzi che avevamo sponsorizzato perché partecipassero al RYLA (Rotary Youth Leadership Award, un corso sulla leadership riservato ai giovani) sono tornati da noi a illustrare la loro esperienza. Essi si sono brevemente presentati: Federica dell'Aquila, 23enne, iscritta al terzo anno dell'università di Biologia Nutrizionale e Francesco Dicorato, 20 anni studente al Conservatorio Piccinni di Bari, al secondo anno di musica elettronica. Essi ci hanno parlato della loro esperienza tra il 26 e il 30 marzo alternandosi al microfono, partendo dal concetto base che il RYLA ha come obiettivo la formazione dei giovani, ai quali fornisce strumenti tramite i quali possano divenire protagonisti nella società. Nella giornata inaugurale, la trentina di partecipanti sono stati intervistati dalla giornalista Maria Grazia Lombardi, in modo che iniziassero anche a conoscersi tra loro. E’ poi intervenuto Giampaolo Sodano che ha inquadrato la figura del leader come una personalità che si muove basandosi sul consenso e sulla stima. Il giornalista Antonio Stornarolo ha poi parlato di come approcciarsi alla leadership, attribuendo certo valore ai sacrifici da fare, ma richiamando l'attenzione sul fatto che si debba lavorare per vivere e non vivere per lavorare e che esiste sempre una relazione fra talento e competenza, che in sostanza si equivalgono.

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Viaggio culturale e gemellaggio con il R.C. Jesi 29-31 Marzo 2019

IMG-20190408-WA0005.jpgIntense emozioni ha suscitato il viaggio a Jesi, dove il nostro Club si è recato non solo per una visita culturale ma anche per firmare il gemellaggio ufficiale con il Rotary Club Jesi. La città si è rivelata di grande fascino e bellezza, conservando intatte molte vestigia del passato medievale specie nelle stradine del centro storico, ove quasi si respirano la storia e i fasti del passato.
Siamo partiti in autobus venerdì mattina alle nove con arrivo a Jesi in un ottimo albergo (l'Hotel Federico II) nel pomeriggio verso le 17:00, dopo una sosta a Casette D'Ete, dove le signore hanno lietamente acquistato borse e scarpe di gran marca. All'arrivo, siamo stati accolti dal prefetto del Rotary Club di Jesi che si è assicurato che tutto fosse sotto controllo. Dopodiché, una parte di noi si è recata a vedere una rappresentazione teatrale al teatro Maiolati Spontini, con protagonista Carlo Buccirosso. Alla mattina seguente, sabato, siamo partiti sempre in autobus, visitando dapprima il Teatro Pergolesi con una guida molto preparata che ci ha illustrato tutte le caratteristiche di questo famoso teatro. Ci siamo poi addentrati nelle campagne con una simpatica visita e degustazione di ottimi vini presso la cantina Colognola. A seguire sosta enogastronomica molto interessante al ristorante “Vino e cucina” di Staffolo dove è di casa il Prefetto del club di Jesi, che lì gestisce la farmacia del paese. Nel pomeriggio, altra interessantissima visita a Palazzo Pianetti, con un'ottima guida che ci ha illustrato le opere di Lorenzo Lotto Ivi custodite. Infine, la maggior parte di noi ha visitato brevemente il museo di Federico II. Si tratta di ottima installazione multimediale, che potrebbe costituire un suggerimento anche per i nostri governanti, che non riescono mai ad attrarre ad Andria il turismo “mordi e fuggi”, che passa da Castel del Monte e ignora la città. A sera, alla cena di gala in hotel. Si è svolta la firma delle pergamene di gemellaggio, in un atmosfera di grande allegria e di partecipazione profondamente vissuta. A mattino di domenica, abbiamo visitato il palazzo Bisaccioni per la mostra “Ricordi in musica” una raccolta di discografica di Sergio Angeletti amorevolmente curata dalla Presidente del Club Jesi. Dopo un pranzo molto simpatico e allegro presso il ristorante Rincrocca, siamo tornati in serata a casa. La gita è stata utile a confermare, ancora una volta, che questi gemellaggi servono davvero a scambiare non solo notizie e cultura, ma soprattutto cementano la condivisione dei valori rotariani, che sempre accomuna i club Rotary, ovunque essi si trovino.

Achille Cusani 2 aprile 2019

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Il R.C. Trani e la Cittadella della Musica Concentrazionaria


Venerdì sera il R.C. Trani, su iniziativa del nostro socio Salvatore Nardò, già distintosi in passato per aver patrocinato la visita nel nostro Club del Console Generale americano Colombia Barrosse, ha ospitato il Presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria Francesco Lotoro, il dr. Manlio Cassandro e l’Arch. Nicolangelo Dibitonto progettisti finanziari e tecnici, sul tema “Cittadella della Musica Concentrazionaria: dal sogno alla realizzazione”.
L’iniziativa è stata subito fatta propria e trasformata in un evento di Club dal nostro Presidente Cosimo Damiano Lasala, nell’ambito della riconosciuta sensibililità del R.C. Trani a temi etici, storici e comunque a progetti meritori che coinvolgono il territorio.
Va premesso, infatti, che Trani – porto attivo già da epoca precedente al medioevo e sede dei famosi “Statuti marittimi”, promulgati nel 1063 nella città di e considerati il più antico codice marittimo del Mediterraneo - vanta da secoli una rilevante presenza ebraica. Già infatti nella prima metà dell'XI secolo Trani ospitava una numerosa comunità, alle cui probabili origini ci sarebbero ebrei venuti dalla Spagna Islamica per sfuggire all'intolleranza dei musulmani, comunità che ha sempre vissuto nello storico quartiere della Giudecca e nel quale vi sono ancora le storiche sinagoghe Maggiore (oggi Sant'Anna) e Schola Nova (oggi Santa Maria Nova), realizzate nel XIII secolo.
Essere sensibili da parte del Rotary, e quindi da parte del Club presenti sul territorio, a tematiche coinvolgenti il territorio, significa anche dare rilevanza ad iniziative che coinvolgono la comunità ebraica parte essenziale di questo poliedrico e straordinario territorio nel quale si trova Trani.
Ma perché “musica concentrazionaria” e soprattutto cos’è!

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Serata Rotary del 5 marzo 2019 con il Dott. Paracampo

IMG-20190305-WA0005.jpgDevo confessare sinceramente che non ricordo una riunione rotariana nella quale mi sia divertito di più, perché il Dottor Paracampo si è rivelato una persona non solo preparatissima e molto intelligente ma ironica e spiritosa al massimo grado, rendendo così leggero un argomento che solo apparentemente era già leggero, essendo il titolo della relazione ingannevole “Il drammatico tormento del contribuente onesto: conviene pagare le tasse?”. Il titolo nascondeva, in realtà, una situazione complessa e pesante. Il Dott. Paracampo, già Presidente di Corte d'Appello Bari, Presidente della Commissione Tributaria di Puglia ed attuale Garante del Contribuente della Puglia, ha svolto, come dicevo, una relazione particolarmente divertente, ma, al tempo stesso, profonda e illuminante. Come ci ha spiegato il Presidente del nostro Club, Mimmo Lasala, il Dottor Paracampo è stato un vero maestro per molti commercialisti, compreso lui stesso Lasala che ha detto di aver fortemente voluto la presenza dell’illustre relatore, essendogli ben nota questa sua caratteristica di riuscire a rendere facile e anche spiritoso, un argomento complesso e difficile quale quello della tassazione.
Insomma una relazione per addetti e per non addetti ai lavori.
Egli ha esordito dicendo “semplicemente” che aveva denunciato presso la Corte dei Conti, il precedente Ministro dell'economia, per evasione fiscale di 250 miliardi! Dopo essersi così presentato in maniera adeguata, è entrato in argomento ricordando il vecchio “caso Armellini”, svoltosi a Roma nel 2014. Si scoprì allora che la Signora Armellini possedeva oltre 1200 case che non aveva mai dichiarato al fisco. Il caso si concluse con una multa irrisoria! Da questo e da casi molto simili (dei quali si potrebbe fare un elenco molto lungo) sorgono i giusti dubbi del contribuente sulle tasse da pagare dovute, secondo l'articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”; dunque, proprio a causa di tutti questi scandali tributari, il contribuente onesto, potrebbe chiedersi: perché devo pagare le tasse? Per prima cosa, va detto che in Italia le pene per gli evasori sono troppo leggere: da noi si rischia nei casi più gravi qualche anno di reclusione, quando, invece, ad esempio negli Stati Uniti, non solo le pene sono molto più pesanti, ma, non esistendo il divieto di cumulo delle pene, può succedere, com’è successo già, che ci sia gente condannata a 150 anni di prigione per evasione. Va inoltre detto, che attraverso un meccanismo dettato dalla nostra legge, l’evasore può godere di una specie di un consistente “sconto” di pena per ogni anno di condanna. Esiste poi il patteggiamento da parte dell'evasore e ne abbiamo esempi clamorosi, venuti alla luce perché vedeva protagonisti di moltissimi personaggi famosi, quali attori, attrici, campioni di motociclismo, del calcio eccetera- Esiste, inoltre, anche la possibilità di non andare in prigione, tramite il famoso affidamento ai servizi sociali, il più noto dei quali è stato, ovviamente, quello che ha visto come protagonista, un notissimo industriale e uomo politico. Abbiamo avuto anche il caso, davvero mostruoso, di un evasore che, pur avendo evaso ben 920 milioni di lire divenne poi Ministro di Grazia e Giustizia.

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