Riunione virtuale del Rotary Club Trani sul tema “Economia e diritto in Italia ai tempi del coronavirus” 28 aprile 2020
La relazione di cui al titolo è stata tenuta in videoconferenza da due relatori: Domenico Fracchiolla, Adjunct Professor di Relazioni Internazionali alla LUISS, all'Università di Salerno e alla Link Campus University e il nostro amico Socio Sabino Fortunato, Ordinario di Diritto Commerciale all'Università Roma Tre e patrocinante in Cassazione. Erano presenti il nostro Governatore Sergio Sernia, il Governatore Nominato Gianvito Giannelli e il Governatore Designato Nicola Auciello, nonché altre autorità rotariane, tra cui diversi Presidenti di Club. Dopo una breve presentazione dei due relatori, fatta dal Presidente del Club, Achille Cusani, con la lettura dei Curriculum Vitae dei relatori, ha preso la parola per primo il Prof. Fracchiolla, il quale ha tracciato un quadro sintetico, ma molto completo, di quanto è avvenuto negli ultimi due mesi dapprima nel mondo e di conseguenza in Italia. Con un approccio comparativo, sono state illustrate le implicazioni di tipo economico e sociale delle misure adottate, che hanno presentato pesantissime limitazioni alle libertà individuali e la chiusura di qualsiasi tipo di attività economica, con la decisione del “lockdown” del governo. La rapida espansione dell’epidemia di coronavirus dall’epicentro a Wuhan al resto del mondo ha prodotto effetti che hanno travalicato l’emergenza sanitaria globale e si sono trasmessi direttamente all’economia reale, innescando una grave crisi di tutti i settori strategici dell’economia internazionale. La globalizzazione ha mostrato il suo lato più fragile, a partire dall’inconsistenza di misure di cooperazione internazionale, quando gli interessi vitali degli stati sono messi a repentaglio.
Come segnalato da crollo delle borse e del prezzo del petrolio, la frenata dell’economia mondiale è stata brusca e l’unico paese che potrebbe continuare a segnare una crescita economica significativa, anche se fortemente limitata e forse non sufficiente a contenere le alte aspettative nazionali, è proprio la Cina, con le previsioni del 3% di crescita nel 2020 secondo le previsioni dell’FMI. D’altra parte, dopo un prolungato periodo di empasse, con l’emersione di istanze populiste ed euroscettiche, l’UE ha dimostrato forza e capacità nel cercare soluzioni condivise, negoziando una sintesi tra le diverse sensibilità dei paesi membri, dalle posizioni più rigide di austerity dei paesi del Nord a quelle più solidali e di condivisione dei paesi del Sud. Come in altri momenti difficili della storia dell’integrazione europea, un maggiore approfondimento delle competenze sembra essere l’unica linea politica perseguibile degli stati membri, alla luce dell’attuale situazione di crisi e della scarsa articolazione di soluzioni alternative, che si richiamano all’Europa delle Patrie di De Gaulle o a pericolosi progetti di disarticolazione.