Il R.C. Trani e la Cittadella della Musica Concentrazionaria


Venerdì sera il R.C. Trani, su iniziativa del nostro socio Salvatore Nardò, già distintosi in passato per aver patrocinato la visita nel nostro Club del Console Generale americano Colombia Barrosse, ha ospitato il Presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria Francesco Lotoro, il dr. Manlio Cassandro e l’Arch. Nicolangelo Dibitonto progettisti finanziari e tecnici, sul tema “Cittadella della Musica Concentrazionaria: dal sogno alla realizzazione”.
L’iniziativa è stata subito fatta propria e trasformata in un evento di Club dal nostro Presidente Cosimo Damiano Lasala, nell’ambito della riconosciuta sensibililità del R.C. Trani a temi etici, storici e comunque a progetti meritori che coinvolgono il territorio.
Va premesso, infatti, che Trani – porto attivo già da epoca precedente al medioevo e sede dei famosi “Statuti marittimi”, promulgati nel 1063 nella città di e considerati il più antico codice marittimo del Mediterraneo - vanta da secoli una rilevante presenza ebraica. Già infatti nella prima metà dell'XI secolo Trani ospitava una numerosa comunità, alle cui probabili origini ci sarebbero ebrei venuti dalla Spagna Islamica per sfuggire all'intolleranza dei musulmani, comunità che ha sempre vissuto nello storico quartiere della Giudecca e nel quale vi sono ancora le storiche sinagoghe Maggiore (oggi Sant'Anna) e Schola Nova (oggi Santa Maria Nova), realizzate nel XIII secolo.
Essere sensibili da parte del Rotary, e quindi da parte del Club presenti sul territorio, a tematiche coinvolgenti il territorio, significa anche dare rilevanza ad iniziative che coinvolgono la comunità ebraica parte essenziale di questo poliedrico e straordinario territorio nel quale si trova Trani.
Ma perché “musica concentrazionaria” e soprattutto cos’è!

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Serata Rotary del 5 marzo 2019 con il Dott. Paracampo

IMG-20190305-WA0005.jpgDevo confessare sinceramente che non ricordo una riunione rotariana nella quale mi sia divertito di più, perché il Dottor Paracampo si è rivelato una persona non solo preparatissima e molto intelligente ma ironica e spiritosa al massimo grado, rendendo così leggero un argomento che solo apparentemente era già leggero, essendo il titolo della relazione ingannevole “Il drammatico tormento del contribuente onesto: conviene pagare le tasse?”. Il titolo nascondeva, in realtà, una situazione complessa e pesante. Il Dott. Paracampo, già Presidente di Corte d'Appello Bari, Presidente della Commissione Tributaria di Puglia ed attuale Garante del Contribuente della Puglia, ha svolto, come dicevo, una relazione particolarmente divertente, ma, al tempo stesso, profonda e illuminante. Come ci ha spiegato il Presidente del nostro Club, Mimmo Lasala, il Dottor Paracampo è stato un vero maestro per molti commercialisti, compreso lui stesso Lasala che ha detto di aver fortemente voluto la presenza dell’illustre relatore, essendogli ben nota questa sua caratteristica di riuscire a rendere facile e anche spiritoso, un argomento complesso e difficile quale quello della tassazione.
Insomma una relazione per addetti e per non addetti ai lavori.
Egli ha esordito dicendo “semplicemente” che aveva denunciato presso la Corte dei Conti, il precedente Ministro dell'economia, per evasione fiscale di 250 miliardi! Dopo essersi così presentato in maniera adeguata, è entrato in argomento ricordando il vecchio “caso Armellini”, svoltosi a Roma nel 2014. Si scoprì allora che la Signora Armellini possedeva oltre 1200 case che non aveva mai dichiarato al fisco. Il caso si concluse con una multa irrisoria! Da questo e da casi molto simili (dei quali si potrebbe fare un elenco molto lungo) sorgono i giusti dubbi del contribuente sulle tasse da pagare dovute, secondo l'articolo 53 della Costituzione: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”; dunque, proprio a causa di tutti questi scandali tributari, il contribuente onesto, potrebbe chiedersi: perché devo pagare le tasse? Per prima cosa, va detto che in Italia le pene per gli evasori sono troppo leggere: da noi si rischia nei casi più gravi qualche anno di reclusione, quando, invece, ad esempio negli Stati Uniti, non solo le pene sono molto più pesanti, ma, non esistendo il divieto di cumulo delle pene, può succedere, com’è successo già, che ci sia gente condannata a 150 anni di prigione per evasione. Va inoltre detto, che attraverso un meccanismo dettato dalla nostra legge, l’evasore può godere di una specie di un consistente “sconto” di pena per ogni anno di condanna. Esiste poi il patteggiamento da parte dell'evasore e ne abbiamo esempi clamorosi, venuti alla luce perché vedeva protagonisti di moltissimi personaggi famosi, quali attori, attrici, campioni di motociclismo, del calcio eccetera- Esiste, inoltre, anche la possibilità di non andare in prigione, tramite il famoso affidamento ai servizi sociali, il più noto dei quali è stato, ovviamente, quello che ha visto come protagonista, un notissimo industriale e uomo politico. Abbiamo avuto anche il caso, davvero mostruoso, di un evasore che, pur avendo evaso ben 920 milioni di lire divenne poi Ministro di Grazia e Giustizia.

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Prevenzione diagnosi e terapie: nuove sfide in medicina.

IMG-20190221-WA0000.jpgUna riunione importante tra i Club Rotary Andria Castelli Svevi, Canosa e Trani si è svolta presso l'Auditorium San Luigi di Trani. Era centrata sul fare il punto della situazione sui trapianti e sulla donazione di organi e per dare uno sguardo al futuro con la prevenzione, la diagnosi precoce e nuove terapie. Partecipava un numeroso e qualificato pubblico, al quale il Presidente del Rotary Club Trani, Mimmo Lasala, ha dato il benvenuto, illustrando brevemente di cosa parliamo quando parliamo di Rotary. Egli ha fatto un breve excursus sulla storia del nostro Club Internazionale, ponendo l’accento sugli ideali di amicizia e condivisione degli obiettivi e della comprensione fra i popoli: essi sono sempre stati alla base del nostro Club, riassunti dal motto “Service above self” (Servire al di sopra di ogni interesse personale). Egli ha anche ricordato l'azione del Rotary International contro la poliomielite con il programma di vaccinazioni Polio Plus, partito nel 1979, che è riuscito a ridurre drasticamente i casi di polio, oggi limitati a soli tre Paesi nel mondo.
E’ seguita la donazione di un defibrillatore dal Rotary Trani alla scuola media della città Bovio Giustina Rocca, donazione alla quale seguirà un'opportuna istruzione degli operatori. Dopo i saluti del Dottor Benedetto Del Vecchio, Presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia BAT, il Presidente Lasala ha introdotto il Dottor Giuseppe Vitobello, responsabile dell'Unità operativa del coordinamento donazioni della ASL BAT. Egli ha illustrato l'attività che da oltre vent'anni si svolge presso l'Ospedale di Andria, con trapianti di tessuti da morte cardiaca e trapianti di organi da morte cerebrale. Possono esserci anche trapianti da viventi, ovviamente parziali ed è stata di recente istituita una “banca del cordone ombelicale”. Attualmente, in Italia, ci sono 4000 trapianti all'anno con il 90% di sopravvivenza e ad Andria abbiamo in merito un'esperienza che risale al 1999, con un team dedicato e molto efficiente.

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Serata Rotary 12 febbraio 2019. Fotogrammetria con i droni

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Ieri sera, grazie all'Ingegnere Antonio Anelli di Andria, ci siamo avventurati in u territorio inesplorato, che si è rivelato davvero affascinante, quello della fotogrammetria eseguita a mezzo di droni. L'Ingegner Anelli, si dedica da anni a questa attività professionale, sulla base di una lunga esperienza nel settore delle costruzioni in cemento armato, come ci ha illustrato nella sua presentazione il nostro Presidente Cosimo Damiano Lasala. Anelli è un ingegnere civile edile, libero professionista e specializzato nella direzione di lavori e in certificazione di compatibilità ambientale degli edifici, successivamente dedicatosi ai droni. Per tale motivo,  è diventato operatore ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ed è autorizzato ad utilizzare e pilotare i droni, dei quali possiede quattro esemplari.

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Passaggio generazionale, rischi e consigli pratici per la tutela patrimoniale

Relazione tenuta al R.C. Trani il 5 febbraio 2019 dal Dr. Antonio Martellotta

IMG-20190206-WA0019.jpgIl dottor Antonio Martellotta, rotariano del Rotary Club Canosa ha illustrato un argomento importante, ma spesso trascurato, che è quello della tutela patrimoniale nel passaggio generazionale. Il relatore è stato presentato dal nostro Presidente Cosimo Damiano Lasala, che ne ha citato brevemente il curriculum come laureato in intermediazione finanziaria e consulente finanziario di diverse banche, tra cui Monte dei Paschi di Siena e Deutsche Bank. Antonio ha esordito portando i saluti del Presidente del Rotary Club Canosa, impossibilitato ad intervenire, poi è entrato in argomento spiegando immediatamente come il passaggio generazionale presenti diversi strumenti, ragion per cui sarebbe spesso opportuno rivolgersi a un consulente per non creare problemi all’atto della successione. Il passaggio generazionale sarà sempre più importante, poiché la popolazione italiana, come si sa, tende a invecchiare mediamente e già oggi il 63% della ricchezza è in mano agli over 55. Esistono tre tipologie di successione: legittima, testamentaria e necessaria, quest’ultima specificatamente applicabile nel caso d’imprese. La legittima e la testamentaria sono codificate dalle leggi e possono tranquillamente essere affidate alla legge con la legittima o con un testamento, che può essere anche olografo. In tal caso, il testamento va scritto di propria mano e datato e sarebbe opportuno farne due copie, in modo che non possano esserci eventuali interventi che facciano sparire l'unico testamento esistente. 

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