Gemellaggio con il Rotary Club Casale Monferrato

 

Casale e Trani hanno parecchio in comune: la storia, le chiese, gli antichi monumenti e le comunità ebraiche. Infatti, anche a Casale esistono quattro sinagoghe, tra cui la più antica d'Europa. Le circostanze, la condivisione e il gemellaggio proiettano la nostra amicizia rotariana anche nel futuro, quando, ovviamente, dovrà essere prevista una nostra visita da loro nei prossimi mesi. Dopo la firma del protocollo del gemellaggio, Sergio Sernia ha parlato dello spirito rotariano, che è sempre basato sull'ampliamento della conoscenza, accennando anche alla Conferenza Presidenziale che si terrà alla fine del mese a Taranto con oltre 700 partecipanti. Nel suo saluto conclusivo, l'Assistente del Governatore ha citato l'importanza dei legami rotariani, che si esprime sempre, sostanzialmente, nell’appartenenza a una “casa comune”. E’ seguito il rituale scambio di gagliardetti e di omaggi reciproci, tra i quali il famoso dolce tipico di Casale, chiamato crumiro. L’incontro con gli amici rotariani si è rinnovato la domenica mattina, con una bella visita guidata della città, centrata su Cattedrale, Castello e Ghetto Ebraico, e con un aperitivo sul mare, che è stato molto gradito. La giornata si è poi conclusa con una visita al museo della macchina da scrivere, che è stato particolarmente apprezzato. Consideriamo, quindi, questi giorni solo una prima parte del nostro contatto, perché ce ne sarà sicuramente una seconda, quando il nostro Club si recherà in visita a Casale Monferrato, esaltando così lo spirito rotariano d'amicizia.

 

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Serata sul Benin 10 marzo 2018

Abbiamo vissuto ieri sera, un evento profondamente rotariano, perché tutto centrato sul concetto di Service e su quello che il Rotary può fare per “dare una mano”  dovunque sia necessario. Il nostro Presidente Giuseppe D'Angelo ha introdotto la relazione del Past President Sabino Chincoli, reduce dal Benin, dove si è recato per svolgere il suo ruolo di medico urologo nel locale Ospedale di Zinviè.  In apertura, Giuseppe ha  parlato del terremoto avvenuto ancora nella piccola cittadina di Pieve Tarino (MC) dove il nostro Club aveva effettuato un service con le scuole locali, quando era Presidente Nunzio De Vanna, che, trovandosi casualmente in quei luoghi in questi giorni, ci ha rassicurati sul fatto che il nuovo terremoto ha solo provocato danni materiali e non alle persone.  Sabino ha iniziato ricordando come siano ormai 14 anni che il Distretto 2120 opera in Benin e come questo Paese, pur essendo privo di pericoli specifici, presenti le caratteristiche di base di un Paese dell'Africa, nella quale gli uomini bianchi sono comunque riguardati con un pizzico di diffidenza: non va, infatti, dimenticato quanto male abbia fatto il colonialismo in quelle zone e soprattutto, nel passato, lo schiavismo. Va anche detto però che, in realtà, la vera origine dello schiavismo era dovuta ai signorotti locali, che procuravano schiavi ai trafficanti di esseri umani in cambio di denaro, armi e potere. Sabino ha anche sottolineato come la nostra presenza in Benin sia particolarmente apprezzata, perché non ci limitiamo a interventi economici, ma, da 14 anni, siamo lì sul campo e apportiamo non solo attrezzature, ma anche supporto operativo e soprattutto formazione. Uno tra i tanti problemi del Benin è l'inquinamento dell'acqua, perché il Paese è soggetto a cicliche inondazioni, che trasformano l'acqua in veicolo d’infezioni e malattie. Ecco, quindi, perché i nostri interventi si concentrano sulla formazione a proposito di problemi igienici e sulla costruzione di depuratori d'acqua, pozzi, docce e latrine. In tal modo, la popolazione può essere preservata da problemi medici e utilizzare le vaste distese d'acqua per la coltivazione del riso.  Egli ha poi mostrato dei video estremamente interessanti sulla costruzione e inaugurazione di pozzi artesiani a Port Noouveau, una località  dell’interno, dove questi due pozzi (completati come sempre da docce e latrine) servono una grande comunità, che lì si concentra, perché ci sono delle scuole che servono numerosi villaggi. Uno dei due pozzi è stato molto generosamente donato dal Signor Francesco Addario Chieco di Corato, che è stato per questo applaudito. L’attività del nostro Distretto in Benin è basata anche su una decennale collaborazione con i rotariani locali del Club di Cotonou Marina, che sempre ci supportano e suggeriscono iniziative. Nel video si è vista anche una scena molto simpatica, perché all’inaugurazione ufficiale delle attrezzature, si è sovrapposta la prestazione di stregoni locali,che non erano stati invitati, ma che è stato impossibile allontanare, perché volevano svolgere il loro scopo di “protezione magica” dei manufatti. Eliana Centrone, che con Luigi Ceci e Mariarosa Giangrande   (che erano presenti) opera da molti anni in loco, ci ha illustrato un DVD dal titolo “12 anni in Benin”, preparato per spiegare al pubblico che cosa faccia il nostro Rotary e tutte le iniziative che abbiamo realizzato laggiù. I progetti futuri dipendono dalla concessione di fondi, che cercheremo di procurarci, perché il lavoro lì non s’interrompe mai ed è basato anche su la collaborazione con i gruppi locali e  su sovvenzioni private.

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Le leggi sul dopo di noi e sul biotestamento

La tutela delle fragilità era il tema della serata Rotary del 27 marzo, tema svolto dalla Dottoressa Antonella Trapanese, Notaio e Presidente dell'Ordine dei Notai di Trani e Consigliera Nazionale dell'ordine stesso. La Dottoressa è stata presentata dal nostro Presidente Giuseppe D'Angelo, che ha salutato anche i Soci del Rotaract e Interact presenti in forze e ha rilevato l'importanza di essere informati su questi temi, onde poter essere di supporto alle persone bisognose, nello spirito di servizio rotariano. La Dottoressa Trapanese è entrata subito in “medias res”, premettendo che la tutela delle fragilità era il tema da svolgere illustrando due leggi, quella sul “dopo di noi” e quella cosiddetta del “biotestamento”, leggi che sono state il risultato d’iter legislativi travagliati, cosa che si può costatare poi nel “corpus” delle leggi stesse. Quella detta del “ dopo di noi” è volta a favorire l'inclusione dei disabili privi di sostegno familiare (in base alla definizione di disabilità grave dataci dalla nota legge 104). In presenza di oltre tre milioni di disabili, (dato ISTAT del 2013) la legge è applicabile a circa 65 mila disabili gravi e con problemi familiari. L'assistenza, secondo la legge, è erogabile in base ad alcuni strumenti come fondi pubblici, concessi anche dalle Regioni, in modo da poter ricreare per i disabili un ambiente familiare confortevole, ad esempio con piccole case, attrezzate secondo i più recenti risultati della domotica. Sono anche previsti strumenti di tipo privatistico, come donazioni, assicurazioni, “trust” e affidamento fiduciario. Purtroppo, il “trust” viene nominato nella legge, ma, nel nostro ordinamento giuridico, non è codificato.  Bisogna, quindi, far riferimento a leggi di altri Paesi.

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Il Rotary da ieri a domani

Questo interessante argomento è stato trattato, nella consueta riunione del martedì del nostro Club, da due prestigiosi relatori, il PDG Rocco Giuliani e l'Assistente del Governatore Nicola Liso, alla presenza di numerosi Soci e dei nostri giovani del Rotaract e Interact. Presentando la serata, il Presidente Giuseppe D'Angelo ha sottolineato come questo sia il mese rotariano dell'acqua e come il Rotary si dedichi con molta attenzione a questo grave problema, che coinvolge tutto il pianeta. Con l'occasione, è stato effettuato un simpaticissimo collegamento in videoconferenza con il nostro Past President Sabino Chincoli, che si trova attualmente in Benin per prestare la sua opera di medico in quel Paese. E’ stato ricordato che, da molti anni, il nostro Distretto opera in Benin, facendo larghi investimenti in attrezzature ospedaliere, apportando prestazioni mediche di  nostri Soci e costruendo pozzi e depuratori per l'acqua. Nicola Liso ha poi introdotto il tema della serata, basandosi sulla matrice culturale dei valori rotariani, che è stata originata, come sappiamo, dal trasferimento del nostro fondatore, l'Avvocato Paul Harris, a Chicago nel 1896. Nicola ha descritto rapidamente il background nel quale egli si è inserito, che era costituito da diversi aspetti della società americana dell'epoca, che però si proiettano fino ai nostri giorni. Tali aspetti sono l’accentuata importanza della democrazia, in cui si valorizza la priorità del singolo sulle istituzioni e il valore specifico dato al successo della persona, che deriva dalla mentalità calvinista, portata originariamente dai Padri Pellegrini del Mayflower. La conseguenza etica di queste impostazioni sono la meritocrazia imperante in ogni aspetto della società e l’importanza data all’ integrità morale: in sintesi, una dottrina elitaria che risale addirittura alla cultura classica dell'Antica Grecia, oggi trasformata da elitarismo in leadership. Tornando alla situazione in cui s’inseriva Paul Harris alla fine dell'800, a Chicago, bisogna dire che ci si trova di fronte ad una società molto difficile e con gravi scompensi sociali, nella quale nacquero associazioni di servizio come l'Esercito della Salvezza, che facevano riferimento ai concetti filosofici cui prima s’accennava e si sostanziavano in un pragmatismo operativo, tendente alla trasformazione in meglio della società. La conseguenza immediata di tutto ciò è stata che il concetto di servizio è entrato alla base intrinseca del Rotary conferendogli pragmatismo. Infatti,  diceva Paul Harris, non chiedeteci che cos'è il Rotary, chiedeteci che cosa fa. Tale pragmatismo si esplicita anche nell'etica rotariana, rivolta ai fatti, perché basata sulla  “prova delle quattro domande”.

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Nuovo club Interact a Trani

Una data importante nella lunga storia del Rotary Club Trani quella di ieri sera, che ha visto la ricostituzione di un club Interact,  che mancava a Trani da qualche anno, con ben 15 Soci. L’evento è stato sottolineato dal nostro Presidente Giuseppe D'Angelo con un caloroso benvenuto ai numerosi presenti e soprattutto ai ragazzi, pronti per un’esperienza speciale, che sarà per loro formativa e fondamentale. Era presente il Governatore Nominato, Sergio Sernia, Coordinatore Distrettuale per l'azione giovanile, che si è detto felice per questa ricostituzione, in occasione soprattutto dei numerosi e importanti appuntamenti che attendono il Rotary nei prossimi giorni, con la riunione Distrettuale dei Club Interact e soprattutto la conferenza internazionale di Taranto a fine aprile, con la presenza del Presidente Internazionale.  Inoltre, avremo, nello stesso periodo.

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